Il sonno è probabilmente lo strumento più critico per ottimizzare la salute, le prestazioni e la composizione corporea. Ottenere un’adeguata qualità e quantità del sonno è fondamentale per migliorare le prestazioni sia fisiche che mentali.
Durante le normali 7-8 ore di sonno di un adulto, si attraversano tre stadi di cui un ciclo completo dura in genere circa 90 minuti. Dal punto di vista di una buona notte di sonno, è fondamentale massimizzare la quantità di sonno profondo eseguendo almeno tre cicli.
Ci sono 2 parti importanti del ciclo sonno-veglia:
Sonno a onde lente
Durante il sonno a onde lente il corpo si rilassa, la respirazione diventa più regolare, la pressione sanguigna scende e il cervello diventa meno sensibile agli stimoli esterni, il che rende più difficile il risveglio. Questa fase è fondamentale per il rinnovamento e la riparazione del corpo.
Durante il sonno a onde lente, la ghiandola pituitaria rilascia l’ormone della crescita, che stimola la crescita dei tessuti e la riparazione muscolare. I ricercatori ritengono inoltre che il sistema immunitario del corpo venga riparato durante questa fase. Il sonno a onde lente è particolarmente critico per gli atleti.
Sonno REM
Il sonno REM è per la mente ciò che il sonno a onde lente è per il corpo. Il cervello è relativamente a riposo durante la maggior parte delle fasi del sonno, ma durante il REM il cervello prende vita. Il sonno REM è quando il tuo cervello sogna e riorganizza le informazioni.
Durante questa fase, il tuo cervello cancella le informazioni irrilevanti, aumenta la tua memoria collegando le esperienze delle ultime 24 ore alle tue esperienze precedenti e facilita l’apprendimento e la crescita neurale.
La tua temperatura corporea aumenta, la tua pressione sanguigna aumenta e la tua frequenza cardiaca accelera. Nonostante tutta questa attività, il tuo corpo si muove a malapena.
Tipicamente, la fase REM si verifica in brevi raffiche da 3 a 5 volte a notte.
Esattamente come per molte sostanze, alimentazione, stile di vita, genetica, esperienze di vita ed altri fattori ambientali, il CBD può influenzare la qualità del sonno.
Al giorno d’oggi, molte persone soffrono di disturbi legati al sonno ed numerosi studi stanno cercando di dimostrare se il sistema endocannabinoide può svolgere un ruolo nell’alternanza di sonno-veglia.
Gli effetti negativi della mancanza di sonno
La mancanza di sonno ha un costo neurologico che si accumula nel tempo.
È stato dimostrato che dormire in modo non ottimale (ad es. 6 ore invece di 8) nell’arco di due settimane porta a un calo delle prestazioni fisiche e mentali allo stesso modo di essere rimasti svegli per 48 ore consecutive.
Trascurare il sonno ostacola i processi essenziali del corpo per il recupero che rafforzano le massime prestazioni.
L’esercizio attiva il tuo sistema nervoso simpatico: la stessa risposta di lotta o fuga che fa accelerare il tuo respiro, il tuo cuore batte più rapidamente, i tuoi muscoli si irrigidiscono e il tuo sudore si gonfia durante gli eventi stressanti.
Pertanto, forzare il tuo corpo attraverso l’attivazione simpatica senza un adeguato recupero spingerà ulteriormente la tua mente e il tuo corpo in uno stato di ansia e tensione.
Questo circolo vizioso di privazione del sonno può portare a uno squilibrio non solo nelle prestazioni atletiche, ma anche nella carriera e nella vita personale.
Gli studi mostrano una serie di effetti negativi sulla salute e sulle prestazioni derivanti dalla privazione del sonno, tra cui: funzionamento cerebrale compromesso, maggiore rischio di obesità e diabete , aumento delle citochine pro-infiammatorie, che compromettono la funzione immunitaria, il recupero muscolare e la riparazione dai danni.
La scienza dei cannabinoidi applicata al sonno notturno
A metà degli anni settanta, venne condotto uno studio su alcuni pazienti affetti da insonnia. Secondo i risultati ottenuti ai tempi, la Cannabis ridusse i minuti di tempo necessari per addormentarsi, ma anche il numero di risvegli notturni (Cousens & DiMascio, 1973).
Questa tesi fu confermata da altri studi condotti da Schierenbeck, Riemann, Berger, Hornyak, tra il 2008 e il 2013.
Secondo altre ricerche, la Cannabis sarebbe anche in grado di facilitare i processi che conciliano il sonno, aumentando la durata del sonno profondo. Fu inoltre dimostrato clinicamente che i cannabinoidi sono molto efficaci per ridurre gli incubi.
Uno studio condotto dal Dipartimento di Neuro-scienze e Comportamento dell’Università di São Paulo analizzò gli effetti del cannabidiolo sul ciclo sonno-veglia su topi da laboratori. Ad alcuni furono somministrate diverse quantità di estratti naturali di CBD.
Successivamente, furono registrate le loro risposte durante la fase di sonno, con e senza luce. La somministrazione di dosi massicce di CBD ne aumentò sensibilmente le ore.
Per quanto legale, sicuro e privo di effetti psicoattivi, non è ancora chiaro quanto il CBD possa essere efficace nei trattamenti per i disturbi del sonno.
Per il momento dovremo limitarci ad osservare i progressi della scienza su tale questione e consultare le testimonianze dei pazienti affetti da problemi di sonno.
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